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Obbligo fatturazione elettronica 2019 e sanzioni per i ritardi

Obbligo fatturazione elettronica 2019 e sanzioni per i ritardi

Tolleranza nei confronti di professionisti e imprese che si trovano a fronteggiare la novità dell’obbligo di fatturazione elettronica! Proroga delle sanzioni per i ritardi nell’emissione dell’e-fattura

Il legislatore ha dimostrato tolleranza nei confronti di professionisti e imprese che si trovano a fronteggiare la novità dell’obbligo di fatturazione elettronica, introducendo una proroga delle sanzioni per i ritardi nell’emissione dell’e-fattura.

Con l’entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2019 dell’obbligo di fare fattura elettronica per la cessione di beni e servizi tra privati stabiliti in Italia, è stato previsto un periodo di rodaggio per garantire un avvio del nuovo percorso senza traumi. Sarebbe stato utopistico pensare all’eventualità di una partenza senza errori. Il 15 gennaio 2019, in occasione di un evento organizzato dal Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che sono già stati inviati 34 milioni di fatture elettroniche da parte di 600.000 operatori, con una percentuale di errore al 5%, in calo di tre punti percentuale rispetto all’8% rilevato nei primi giorni di gennaio.

Una situazione questa che alcuni soggetti IVA hanno già affrontato nei mesi scorsi. Per alcune categorie professionali particolari, infatti, l’obbligo di fatturazione obbligatoria era già partito da tempo. Gli operatori del settore dei carburanti e la filiera dei subappaltatori sono obbligati a fare fattura elettronica dal 1 luglio 2018, per l’urgenza da parte dello Stato di tracciare i pagamenti in quei settori, in cui risulta particolarmente rilevante il fenomeno dell’evasione fiscale. Dal 1 settembre 2018 invece, è stato avviato l’obbligo di fare fattura elettronica per cessioni di beni di valore superiore ai 155 euro in punti vendita tax free shopping, una misura per stimolare gli acquisti da parte di una clientela internazionale.

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 Le sanzioni per i ritardi

Il Decreto legge 119/2018 introduce la riduzione delle sanzioni per chi ritarda nell’emettere la fattura elettronica. In particolare l’articolo 10 del provvedimento, “Disposizioni di semplificazione per l’avvio della fatturazione elettronica”, spiega che per il primo semestre del 2019 (precisamente fino al 30 settembre 2019 per i contribuenti mensili, mentre il termine è il 30 giugno per i trimestrali) il contribuente non sarà sanzionato se emetterà la fattura elettronica in ritardo ma comunque entro i termini necessari per la liquidazione dell’imposta mensile o trimestrale. Il DL chiarisce che le sanzioni sono ridotte dell’80% quando la fattura elettronica emessa in ritardo partecipa alla liquidazione del mese o del trimestre successivo a quello di competenza. Lo stesso vale per l’acquirente, il cessionario, che viene anch’egli sanzionato se la fattura elettronica non viene emessa entro i termini. In questo caso, per evitare la multa, il cessionario deve provvedere a regolarizzare la situazione.

Sanzioni ovviamente sono previste anche per chi non rispetta l’obbligo di fatturazione elettronica. La fattura cartacea presentata da parte di chi è soggetto all’obbligo non ha alcun valore. La multa può variare dal 90% al 180% dell’imposta relativa all’imponibile, secondo il DL 417/1997. Sono previste sanzioni anche per chi predispone e invia fatture in formato diverso dall’XML, cioè il formato previsto per l’invio tramite il Sistema di interscambio. Lo stesso vale per chi invia la fattura con altri metodi che non siano lo Sdi. Anche in questo caso, le multe sono quelle previste dal DL 417/1997.

 L’autofatturazione, salvagente per il soggetto passivo

Per evitare di incorrere in sanzioni a causa della mancata o della ritardata emissione di fattura elettronica da parte dell’operatore, un cliente può ricorrere all’autofatturazione.

Si tratta banalmente di una fattura che il soggetto passivo emette verso sè stesso. Come spiega l’Agenzia delle Entrate infatti, l’autofattura deve essere emessa in caso il soggetto obbligato non abbia emesso regolare fattura elettronica entro i termini di legge.


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