Negli ultimi giorni si stanno sedimentando parecchie notizie per quanto riguarda la Fatturazione Elettronica B2B:
- Niente rinvio per la fattura elettronica
- E-fattura va cambiata, allarme del Garante della Privacy, oggi incontro tra l’Agenzia delle Entrate e il Garante
- E-fattura, confronto aperto anche sull’utilizzo dei dati
Vediamo i punti in sintesi:
Niente rinvio per la fattura elettronica
Nessun rinvio per il debutto dal 1° gennaio 2019 dell’obbligo della fattura elettronica tra privati. Al massimo si starebbero valutando possibili esclusioni per alcune categorie professionali e per le società sportive dilettantistiche.
Nel decreto fiscale potrebbero entrare subito alcune esenzioni con una riformulazione di alcuni correttivi:
- il Governo ha dato il suo via libera all’esclusione dell’e-fattura per farmacisti e medici che già operano con utenti finali utilizzando il codice fiscale per tracciare al Fisco l’operazione effettuata.
- l’emendamento già depositato del relatore esclude le società sportive senza scopo di lucro che hanno conseguito nell’anno precedente proventi derivanti da attività commerciale per un importo non superiore a 400.000 euro.
- sulle sigarette elettroniche viene confermata la sanatoria al 5% delle pretese dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli e soprattutto si punta a introdurre una tassazione agevolata per “svapatori“ e “bruciatori”.
- espressa la volontà di cancellare anche la cosiddetta “tassa sull’ombrellone”.
E-fattura va cambiata, allarme del Garante della Privacy
Il Garante per la protezione dei dati personali ha diramato un comunicato stampa ufficiale in cui comunica all’Agenzia delle Entrate, al Ministero dell’Economia e delle Finanze ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che la fatturazione elettronica va cambiata. In particolare, secondo il Garante i trattamenti di dati previsti dal prossimo 1° gennaio 2019 possono violare la normativa sulla protezione dei dati, oltre a costituire una “sproporzionata raccolta di informazioni e rischi di usi impropri da parte di terzi”.
Dopo avere proclamato una risposta «in tempi rapidi» nel giorno della comunicazione dell’Authority, l’Agenzia delle Entrate spiega di avere «iniziato un percorso di interlocuzione con il Garante». L’obiettivo è valutare insieme le osservazioni che sono state avanzate dall’Autorità e trovare gli eventuali correttivi che siano considerati necessari.
Si sta procedendo in via amministrativa, battendo la strada di correzioni tecniche che consentano di mandare a regime, nel giro di meno di un mese e mezzo, come previsto, un sistema che sia pienamente conforme alle regole europee in materia di privacy.
L’infrastruttura costruita attorno al Sistema di interscambio deve essere corretta o integrata sui punti considerati più esposti a rischio dall’Authority, come:
- la trasmissione e l’archiviazione massiva di informazioni senza valore fiscale
- la possibilità da parte di terzi intermediari di usare le fatture per profilare le abitudini dei clienti.
Inoltre, in questi giorni i commercialisti stanno portando avanti il loro progetto per avere una piattaforma da fornire agli iscritti, questo conferma che la fattura elettronica è in continua evoluzione con nessuna intenzione di abbattersi dalla strada di messa a regime il prossimo 1° gennaio 2019.
Nonostante il Consiglio nazionale si stia adoperando per facilitare il passaggio al nuovo adempimento ai propri iscritti, si fa spazio la possibilità di una sospensione delle sanzioni per tutto il 2019, richiesta avanzata in più occasioni dai vertici della categoria e ieri rilanciata dall’Unione nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili tramite il presidente, Daniele Virgillito: «Adesso, più che una proroga – afferma – servirebbe flessibilità e un totale e concreto azzeramento delle sanzioni per l’intero 2019». Anche l’Adc chiede l’estensione del periodo di tolleranza e invita alla creazione di «tavoli di analisi tra i referenti tecnici dell’agenzia delle Entrate, le associazioni sindacali dei commercialisti, il Consiglio nazionale e le associazioni dei produttori di software».
E-fattura, confronto aperto anche sull’utilizzo dei dati
Nell’incontro di oggi tra l’Agenzia delle Entrate e Privacy sono stati affrontati i punti segnalati dal Garante nel provvedimento del 16 novembre scorso, in cui sono state messe in luce le criticità del sistema per l’invio obbligatorio delle fatture B2B e B2C dal prossimo 1° gennaio.
La proroga non è una soluzione da prendere in considerazione, come affermato anche dal ministro dell’Economia Giovanni Tria: «Dal 1° gennaio 2019 la fatturazione elettronica sarà obbligatoria in via generalizzata in tutti i rapporti commerciali, quelli business to business e business to consumer».
Per questo il Garante della Privacy e l’Agenzia delle Entrate oggi si sono incontrati per valutare quali sono le modifiche tecniche da mettere in campo.
Uno dei punti più importanti segnalati dal Garante sono le modalità dell’utilizzo dei dati, un patrimonio stimato di 1,8 miliardi di documenti in transito dal Sistema di interscambio. Il Garante venerdì scorso si è rivolto anche sull’«eventuale inserimento nelle fatture, e nei relativi allegati, di informazioni di dettaglio non rilevanti a fini fiscali, che dovrà comunque avvenire nel più rigoroso rispetto del principio di minimizzazione dei dati personali».
Caldo anche il rafforzamento del capitolo «Trattamento dei dati» contenuto nel provvedimento delle Entrate del 30 aprile scorso. Questo capitolo già prevede che «soltanto gli operatori incaricati dei controlli in base alle norme vigenti, le cui operazioni sono compiutamente tracciate, possono trattare i dati acquisiti».
Restiamo in attesa dei prossimi sviluppi …
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Le notizie stampa…
- 16 novembre 2018: La fattura elettronica va cambiata”. Allarme del Garante della Privacy – il Garante per la protezione dei dati personali ha diramato un comunicato stampa ufficiale in cui comunica all’Agenzia delle Entrate, al Ministero dell’Economia e delle Finanze ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che la fatturazione elettronica va cambiata. In particolare, secondo il Garante i trattamenti di dati previsti dal prossimo 1° gennaio 2019 possono violare la normativa sulla protezione dei dati, oltre a costituire una “sproporzionata raccolta di informazioni e rischi di usi impropri da parte di terzi”.
- DECRETO-LEGGE 23 ottobre 2018, n. 119 – Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria (GU N. 247 DEL 23/10/2018) – Visualizza il testo ufficiale del DL fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale (il testo è stato presentato in Parlamento dove sarà avviato l’iter di conversione in legge)
- 15 Ottobre 2018 – Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 23: Si mantiene l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019, riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad adeguare i propri sistemi informatici. Mancano meno di 100 giorni all’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica anche fra i privati, in particolare nei rapporti B2B.