Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici, in attuazione dell’articolo 9, comma 1, lettere d) e g), della legge 11 marzo 2014, n. 23. (15G00143) (GU n.190 del 18-8-2015 )
Il provvedimento che fa riferimento alla fatturazione elettronica tra privati vede due date significative:
dal 1° luglio 2016 l’Agenzia delle Entrate “…mette a disposizione gratuitamente un servizio per la generazione la trasmissione e la conservazione delle fatture elettroniche”
dal 1° gennaio 2017 l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione lo SDI cui – chi aderisce – deve inviare tutte le fatture, attive e passive, e le eventuali variazioni
Ci sono aspetti che invogliano il contribuente ad aderire, come per esempio alcune semplificazioni burocratiche (es. NO spesometro, NO elenchi intrastat); l’accorciamento di un anno dei termini per gli accertamenti; rimborsi effettuati entro 3 mesi dalla data della dichiarazione annuale; modalità semplificate di controllo a distanza.
Bisogna tenere conto che, per chi aderisce ci sono aspetti per nulla banali che dovranno essere gestiti, per esempio chi si impegna per l’anno in cui inizia e per i 4 anni successivi e deve trasmettere in xml (stesso formato delle fatture per la PA) TUTTE le proprie fatture ATTIVE E PASSIVE quindi, le passive ricevute in “analogico” devono essere tradotte in xml.